Carattere

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Al primo impatto, il boxer, con la sua espressione burbera e fiera spesso incute, in chi non conosce davvero la razza, timore e rispetto. Apparentemente dotato di inesauribile energia, il Boxer è uno dei grandi personaggi del mondo canino.

Alla bellezza e all’ armonia delle forme si uniscono una grandissima intelligenza, una notevole robustezza e un’incredibile dolcezza nei confronti di cuccioli e bambini. Oltre che come cane da guardia e da difesa personale, dà ottimi risultati anche come cane poliziotto, cane per ciechi e cane per il salvataggio di persone sotto frane o macerie.

Morfologia del Boxer

Di struttura quadrata, caratterizzato da una possente muscolatura, da un’eccezionale prontezza di riflessi e dal tipico “muso di velluto”, prognato cioè la mandibola è leggermente (5-10 mm) più lunga della mascella, ma i denti e la lingua non devono comunque mai essere visibili a bocca chiusa.

Il Boxer ha stop di 90° e chiusura delle mascelle inversa. Ha il corpo raccolto con le zampe posteriori più leggere di quelle anteriori e ventre abbastanza retratto.

La testa è importante; gli occhi sono di dimensioni medie, marrone scuro con bordi delle palpebre scuri, con espressione molto dolce e sincera.

Il tartufo non è posizionato nella punta del muso, come solitamente avviene negli altri cani, ma è leggermente arretrato rispetto alla perpendicolare al mento in modo da facilitare la respirazione.

Le orecchie sono sottili, con attaccatura alta e molto laterale: pendono piatte lungo i lati della testa quando il cane è a riposo, in avanti quando è vigile.

Per tradizione venivano tagliate, ma in molti paesi compresa l’Italia è stata vietata l’amputazione.

Il pelo è corto, liscio, lucente e aderisce al corpo. La coda ha un’attaccatura alta. Quando cercate questa razza rivolgetvi sempre ad un allevamento di Boxer serio e professionale, che rilasci tutte le certificazioni sanitarie e genealogiche.

Il Boxer è riconosciuto solo nei colori fulvo, tigrato e bianco.

Il fulvo prevede varie tonalità, dal fulvo oro chiaro fino al rosso cervo scuro, la tonalità più bella.

Il tigrato ha su base fulva (le suddette tonalità) la tigratura. La tigratura sono strisce nere che seguono la direzione delle costole.

Le macchie bianche ben distribuite donano al boxer eleganza e sono molto apprezzate, ma è solo una questione di gusto estetico, un bel boxer è bello anche tutto scuro.

La maschera sul muso è nera e ben delineata. Lo sguardo deve esprimere lealtà, intelligenza ed energia, non deve mai essere infido o minaccioso.

Il boxer è un cane gioioso ed espansivo sempre ben disposto al gioco, da giovane è abbastanza turbolento ma la sua giocosità lo caratterizza anche in età adulta. E’ un cane coraggioso, agile e veloce.

Carattere del Boxer

Nonostante il suo aspetto da duro è molto sensibile e non accetta di essere educato con violenza: se si usano metodi troppo duri diventa testardo tanto da rifiutarsi di eseguire gli ordini.

Ha un’intelligenza sorprendente, i cuccioli di Boxer vogliono capire per quale motivo gli viene richiesto un certo comportamento e farebbe di tutto per compiacere il padrone.

Il suo punto forte è il legame che riesce ad instaurare con il padrone e con la famiglia, è sempre in cerca di coccole, non si accontenta di vivere a fianco del padrone, vuole viver col padrone.

Ricerca più di ogni altra cosa il contatto fisico: anche quando peserà oltre 30 Kg cercherà ancora di sedersi in braccio a voi, quando lo ignorerete vi solleciterà con decisi colpetti di muso a fargli una carezza e se distrattamente vi abbassate per allacciarvi una scarpa sicuramente ne approfitterà per darvi una leccata in faccia.

Il boxer deve necessariamente vivere in famiglia, con le persone che ama e non isolato in giardino: non saprà che farsene di tanto spazio: gli interessa solo stare con voi, anche un piccolo appartamento andrà benissimo, purchè lo portiate a correre e giocare.

Soffre moltissimo la solitudine ed è opportuno abituarlo gradualmente a rimanere solo per evitare i problemi dovuti all’ansia da separazione.

Il boxer in appartamento

In appartamento o in giardino, il Boxer ha una sola esigenza: stare insieme al suo padrone e alla famiglia.

Molto pulito per natura, si adatta molto bene a spazi ristretti purchè abbia un rapporto affettivo soddisfacente con i padroni; in questi casi tuttavia bisogna dedicare tempo alle passeggiate e al gioco all’aria aperta.

Soffre la solitudine: lasciato da solo a guardia di un giardino o di un cortile diventa infelice e perde le qualità positive del carattere. Anche peggiori sono i risultati con un Boxer lasciato a lungo a catena.

Il mantello a pelo corto richiede pochissime cure e non genera fastidiose perdite di pelo in appartamento. In inverno soffre il freddo e deve quindi dormire in casa al caldo.

Per conto il boxer è abbastanza delicato in fatto di alimentazione: occorre individuare la dieta adatta e non consentirgli troppi strappi alla regola.

Se hai bisogno di maggiori informazioni sulla gestione del tuo Boxer puoi contattare il nostro allevamento di Boxer Rus Elodser

La storia del Boxer

Durante la seconda metà dell’ottocento, un gruppo di cinofili bavaresi decise di selezionare un cane forte, coraggioso, potente ed equilibrato, un lottatore più agile ed efficace dei cani allora disponibili.

Cominciarono così ad incrociare dei particolari bullenbeisser, detti bramantini, con bulldog inglesi: erano entrambi utilizzati nelle lotto contro i tori.

Il bullenbeisser, razza ormai estinta, discendente dai pugnances britannici importati in Italia da Giulio Cesare, era un antico molossoide pesante e massiccio, di costituzione molto robusta e con una grande testa.

Il bulldog era più leggero di quello odierno, piuttosto ipotipico se lo confrontiamo ai soggetti che si vedono in giro oggi, ma proprio per questo molto più idoneo al combattimento.

Nel 1895, in un’esposizione a Monaco si iscrisse il primo boxer, Flocki, che è considerato il capostipite della razza. Così nel 1896 venne fondato il primo Boxer Club e nel 1904 il primo registro genealogico.

Ma il boxer che ha dato il maggior contributo nella definizione della razza e nella  fissazione dei caratteri  ricercati è  stato Meta von der Passage: un’ottima fattrice che diede progenie molto omogenea tra cui uno degli stalloni più importanti.

Hugo von Pflzgau padre del campione Rolf von Vogelsberg che generò Rolf Walhall: campione che ebbe un ruolo fondamentale nell’allevamento della razza alla fine della prima guerra mondiale, quando il boxer iniziò a diffondersi rapidamente.

A chi è adatto un Boxer?

Il boxer non è certo adatto a tutti perché non tutti gradiscono un cane così invadente ed appiccicoso. Il proprietario di un boxer deve amare e ricercare il contatto fisico col proprio cane e desiderare di averlo in ogni momento al proprio fianco.

Certamente chi cerca un amico distaccato e indipendente, o semplicemente che non gli riservi soffocanti attenzioni non troverà nel boxer un compagno adatto.

Questa fisicità contraddistingue e caratterizza anche il modo di giocare del boxer: spallate, zampate e colpi di muso sono inevitabili.

Questo non vuol dire che sia maldestro o troppo violento: sa dosare esattamente le proprie forze, soprattutto quando è alle prese con un bambino. Insomma non aspettatevi che si accontenti di riportarvi la pallina: il suo gioco preferito, con voi, come con gli altri cani, è quello di simulare una lotta, ma sia chiaro: è solo una simulazione!!

Inoltre, il proprietario di un boxer dovrà avere molto tempo a disposizione da trascorrere col proprio cane anche per permettergli di compiere molto moto di cui, non dimentichiamolo, ha un gran bisogno.

Il boxer è infatti il compagno ideale di chi ama fare sport all’aria aperta, o per chi vuole lavorare col proprio cane. Il boxer non si accontenta certo di fare il cane da salotto, ha bisogno di muoversi moltissimo e per stancarlo è necessario impegnarlo anche mentalmente.

E’ un cane adatto anche a chi ha poca esperienza perché grazie all’elevata docilità difficilmente entra in competizione con i membri della famiglia per tentare una scalata gerarchica, purchè non vengano commessi gravi errori nell’educazione del cane: anche il boxer più buono se gestito da persone incapaci ed incoerenti può creare seri problemi.

A questo proposito, soprattutto se inesperti, è bene chiedere aiuto ad un buon educatore che a voi insegnerà come comportarvi col vostro cane e al vostro cane permetterà di socializzare correttamente, cosa fondamentale per un boxer se non volete avere un cane litigioso.

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In questo articolo parleremo di come addestrare un Boxer. Educare un boxer non è difficile, sono cani che imparano molto velocemente e sono molto intelligenti.

Boxer, padrone e addestratore devono formare un’unione solidale; durante l’addestramento, caratteri e personalità diverse si amalgamano armoniosamente a tutto vantaggio di qualità e risultati.

L’addestramento come dice la parola stessa deve essere inteso come far diventare più ‘destro’ il nostro cane, cioè insegnargli a mettere a frutto le sue doti naturali per compiti più utili all’uomo e per una convivenza civile con questi.

L’addestramento spesso insegna molto più al padrone che al cane stesso. Infatti durante l’addestramento il padrone impara a conoscere il proprio cane ed a comunicare correttamente con lui.

Leggi anche: Perchè scegliere un Boxer

Il cucciolo per sua natura è pieno di doti che naturalmente esprime in un modo istintivo che l’uomo spesso non capisce o reprime perché esulano dal comportamento civile umano.

Manifestazioni di disubbidienza, aggressività, panico, disinteresse o rispettosità devono essere attentamente osservate e prese come punto di partenza per incanalare le stesse verso i modi più corretti per una convivenza civile.

Il cane istintivamente ha dei comportamenti tipici di animale da branco e per quelli che vivono in famiglia è questa il proprio branco: un cane nella propria crescita cerca di capire la propria posizione gerarchica nel branco e definisce un “capobranco”.

In seguito potrà dimostrare atteggiamenti che in un branco sono assolutamente normali (tipo lotta per prevalere, difesa verso gli intrusi, ecc) ma che possono provocare problemi in città e in casa.

La normale frequentazione di un campo di addestramento con un cucciolo di boxer deve avere il compito di insegnare al padrone, ed ai familiari, a divenire naturalmente e senza imposizioni violente dominante verso il proprio cane ed a fargli esprimere le proprie doti al meglio senza comprometterne il carattere.

Il Boxer ha un carattere propenso all’apprendimento ma tenace ed insofferente verso le imposizioni e le violenze perciò le solo “armi” da utilizzare sono il gioco, il cibo e tanta tanta pazienza.

Il Boxer nel panorama ufficiale è un cane da “utilità e difesa”’ ma può essere addestrato in quasi tutte le discipline conosciute (cani antidroga, da valanga, da soccorso in mare, da agility, da ubidience, … etc) tranne per la pura guardia che lo annoia moltissimo.

Il boxer è facilmente educabile

Certo, ci vuole un po’ di pazienza! Il consiglio è di insegnare al proprio amico peloso, sin dai primi giorni, delle semplici regole.

Se siete totalmente inesperti, affidatevi a un’educatore cinofilo che puoi trovare sul sito ENCI in questi centri ti insegneranno come si addestra un cane: spesso il problema siamo noi “padroni” e non il nostro Boxer … poche e semplici lezioni ti daranno la possibilità di avere un cane che potrai portare con te sempre.

L’addestramento del Boxer è utile solo per i cani “da competizione”?

Assolutamente NO! L’addestramento è utile a tutti i proprietari di cani di qualsiasi razza o meticci. L’addestramento di base serve a creare il giusto legame padrone-cane che è sempre utile.

In seguito se un cane ed il proprio padrone si appassionano divertendosi possono iscriversi alle competizioni di qualsiasi specialità

Nei Boxer l’addestramento al morso fa diventare i cani più aggressivi?

Assolutamente NO se fatto correttamente! La fase di difesa e di morso è graduale ed il cane deve dimostrare completo equilibrio.

Al di fuori del campo di addestramento in cui il cane impara a mordere se aggredito difenderà il proprio padrone solo in casi di aggressione e solo quando il padrone confermerà con opportuni comandi il pericolo.